Ho chiuso le finestre al mondo
ripensando ancora
a tutte le mie ansie
a quanto il niente tuo
è ancora filo che mi unisce a te.
Tu sei l’inganno
confessione di un errore
lusinga e ricordanza
che in lontananza
scava tra i pensieri.
Sei l’assoluzione
destinazione
di ogni mia contraddizione
che frammenta nell’attesa
di quel tempo che sarà.
E semmai
cercassi i giorni miei
io verrei da te
a notte fonda
come ombra muta
cercando di sapere
se l’inizio non ha più radici
o la fine ancora una speranza.