(...) Semmai l’oltraggio reso al cielo avesse avuto un senso, di quella terra arsa ne farei cemento nel limite infinito della linea in diagonale, profanata speme nella terra di nessuno che mi ha cucito addosso il tempo. (...) | ||
Quella linea in diagonale Capaci, 23 maggio ‘92 |
Premio internazionale di poesia “Voci nel deserto – La poesia della speranza”
- XI ediz. 2017
Ass. culturale “Mecenate”, Frascineto (Cs)
Versi come pietre, scolpiti da mani sapienti, trasudano delusione e rabbia per quella terra arsa e di nessuno, ma soprattutto delusione e rabbia per quel male diffuso, peggiore della violenza: l’indifferenza della gente.