Lontano sta quel tempo
che illumina di vero la ragione
nell’assoluta presunzione del sapere
per cui si muove a guerra
una bandiera in terra ostile
all’ombra della fede a un tricolore.
Non c’è tempo per gli addii
sotto il sole di Kabul
che sgoccia sangue
e serra anelli di catene
mentre lentamente stilla
inutilmente a sera
lo scandire silente dell’attesa.
E soffia gelida la brezza
che rosseggiando scende
lasciando d’orme vuote l’incertezza
nell’eco di quell’ombra
al crocevia
che della vita canta
ignara l’ultima nota
tradita per amore a un giuramento
venduto a trenta miseri denari
e che non lascia scampo
nella speranza del domani
ai miei fratelli
che non vidi più tornare.