Di rena e vento
si vestono le sere
quando è vano ogni pensare
scomposto nel tempo assente,
oltre i meridiani
dove tutto sembra eterno.
E poi la notte
smarrita nella fuga del mattino
in alternanza eterna
finché il mio tempo
non sarà nei cieli tersi
dell’oblio.
Seduto sui gradini dei miei giorni
ad osservare l’indaco del cielo
a piedi scalzi
ora che i miei occhi
cercano risposte
e di me quel che
non conosco ancora.