Fin dai primi versi mi ritrovo rapita dalla delicata penna dell’autore, che con un’eleganza innata mi trasporta nel suo mondo interiore, aprendomi le porte del suo cuore, invitandomi con umiltà a condividere con lui le sue più intime emozioni.
Ogni lirica tocca tematiche legate al suo esistere. Lo ritroveremo padre, compagno, figlio e soprattutto “Uomo”. Metterà a nudo il suo spirito, le sue paure, i suoi desideri, le sue passioni. Liberando così il suo estro e donandolo alla carta. La penna di quest’autore si tinge di tonalità femminili, le quali traspaiono fortemente nei suoi versi. Una peculiarità questa, che deduce in quest’uomo una grande sensibilità e un immenso trasporto per l’amore in tutte le sue molteplici sfaccettature.
Un viaggio introspettivo il suo, tra gli anfratti di un'anima pura dove emergono i suoi originari timori evidenziati in ogni poema da vene malinconiche in cui germogliano riflessioni sul tempo che passa, fugge via inesorabile, mutandoci fino alla fine dei nostri giorni. I suoi componimenti però combinano questa sua nostalgica scrittura a emozioni intense, come la passione per la propria donna, l’amore per la vita, per la terra e le sue origini. Donando così al lettore suggestioni profonde, pure e soprattutto “Vere”.
Una silloge da leggere con calma, da assaporare lentamente, come una dolce carezza che quieta l’animo e dona serenità. Respirando insieme al poeta le sue sensazioni, rivivendo con lui quegli istanti così intimi, ma comuni a tutti noi. In fondo lui narra il sentimento nelle sue più svariate interpretazioni, racconta ciò che siamo, l’essenza del nostro esistere, l’amore puro e vivo che ognuno di noi cela nel suo profondo.
Monica Pasero
scrittrice