Uno sguardo lucido e dolente sulla realtà e sul mondo in cui viviamo, in queste poesie di Massimo Massa. C’è l’orrore della guerra, la violenza che pervade ogni ambito sociale, il degrado collettivo ed individuale del nostro tempo, le ferite inferte dal male assoluto del passato che non si rimarginano, e il tutto raccontato non dal poeta spettatore, ma dal poeta che s’immerge nel dolore e nelle brutture per poterle trasmettere con tutta la loro crudezza.
Sono, le poesie di questa sezione, brandelli di vite sofferenti, storie di uomini e di donne che combattono, nonostante tutto, nel tentativo di superare una condizione umana dominata dalla decadenza e dalla mancanza di dignità.
Massimo indaga negli abissi più profondi del nostro presente e del nostro passato, senza paura, ma anche con delicatezza, per non aggiungere sofferenza, per non provocare ulteriori cicatrici, cercando di lenire dolori troppo intensi, ferite troppo sanguinanti.
C’è Auschwitz, dove “sorge nuovo il sole” e “numeri e ombre ugual cosa sono”, e già questo è sufficiente a farci rivivere orrori che non devono essere dimenticati. C’è l’Afghanistan, con il suo pesante carico di dolore, e Massimo ci ricorda “C’è bisogno di pace, qui, sulla strada di Herat…” dove “Ci sono silenzi e risonanze, / preghiere inviolabili / e assenza di parole…”, avvicinandoci così a quei luoghi e a quei fatti che preferiamo ritenere lontani, ma che invece ci riguardano intensamente.
E troviamo anche l’Iraq, “Tra le nebbie a Nassiriya”, dove c’è una “Terra gravida che pulsa / di sangue e di rugiada…” Ci sono le umiliazioni e le sofferenze delle donne, abusate, aggredite, costrette a vendere il proprio corpo, “perché l’anima, sai, / non si possiede!”
L’intera gamma dei dolori e delle miserie con cui la nostra società ci minaccia ad ogni passo, in ogni luogo, in tutti i momenti della vita, sono presenti e vengono analizzati con sensibilità e rispetto, in queste poesie di Massimo Massa.
È indispensabile leggerle, se vogliamo conoscere questo nostro mondo e, soprattutto, se vogliamo contribuire a renderlo migliore.
Patricia Vena
poetessa e scrittrice